(segue) Dalla zona del»Rombon
(febbraio 1916)
[Inizio scritto]

      Malgrado la neve il freddo le fucilate i bersaglieri non perdono la loro serenità e il loro coraggio. La loro resistenza ai disagi è superba inverosimile. Mi domando spesso quali altri soldati di quali altri eserciti sarebbero capaci di vivere e combattere quassù.
      Ho letto nel Popolo il necrologio che gli amici di Monza hanno dedicato al tenente Volonteri. Il maggiore Tentori degli alpini mi ha parlato di lui con parole commosse: «È morto da eroe il povero Volonteri mentre impavido sotto al fuoco austriaco incorava gli alpini all'attacco.»
      Una grande croce nella neve in prossimità della mulattiera segna il luogo dove il Volonteri è stato sepolto. Accanto a lui è il sergente Bruzzone fulminato nella nostra trincea dalla fucilata di una vedetta austriaca. Altre croci solitarie sono qua e là.
      Non so se resteremo lungamente qui se attaccheremo o no. Siamo pronti a tutte le eventualità. Molti bersaglieri sono impazienti di battersi malgrado tutto. Nelle ore di riposo io continuo il mio diario di guerra.
      Una buona stretta di mano a te e agli amici di lavoro e di fede.
      Mussolini