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Serie A 2015-2016



Andamento del campionato

    A conclusione della 2ª giornata, la classifica suona già sorprendente: al comando ci sono Inter e Sassuolo, con 6 punti ciascuna, mentre la Juventus si ritrova sul fondo a 0. Dopo la sosta l'Inter inizia a prendere il largo, ritrovandosi prima a punteggio pieno il 23 settembre. I nerazzurri, che non guidavano la classifica da cinque anni, si giovano soprattutto dell'invulnerabilità difensiva, incassando una sola rete nei primi 450'. La sua fuga si arresta però dopo la sconfitta con la Fiorentina, che alla sesta giornata compie l'aggancio. Nell'anticipo del 3 ottobre il Torino spreca l'occasione di conquistare il comando solitario, perdendo contro un Carpi alla prima storica affermazione in massima serie.
    Il momentaneo calo interista, fa guadagnare il primato ai viola (in testa al campionato dopo 17 anni), che restano in testa per tre giornate, mostrando un grande gioco, e la Roma, messa al tappeto dai milanesi nel confronto dell'undicesima giornata, grazie alla prima rete di Medel nel campionato italiano. La squadra di Mancini riprende la vetta il 22 novembre, battendo la matricola Frosinone (4-0), dopo che la Fiorentina era tornata in testa. Nella giornata successiva la capolista Inter cade in casa del Napoli perdendo la testa della classifica proprio a favore dei partenopei. Il Napoli in testa alla classifica dura solo una giornata: grazie alla sconfitta in casa del Bologna i partenopei vengo scavalcati dall'Inter che ritorna in testa la classifica. Intanto la Juventus ritrova una quadratura al proprio gioco e incassa nove successi di fila. I turni a ridosso della sosta natalizia non sconvolgono gli equilibri: l'Inter è al comando con un punto su toscani e campani. A completare il quadro dei possibili piazzamenti europei ci sono Juventus e Roma.
    Ad accusare un rendimento deficitario, caratterizzato da risultati altalenanti e dal passo incerto, sono Milan e Lazio. Quest'ultima, tuttavia, riesce a imporsi sui campi di Inter e Fiorentina sul finire del girone d'andata, infliggendo loro due brusche frenate. Il rischio di un campionato anonimo pare interessare il Torino, mentre il Chievo e l'Atalanta riescono a stabilizzarsi a centro-classifica. Va male invece il Genoa, che si rivela incapace di mantenersi ai livelli positivi della stagione precedente, mentre Empoli e Sassuolo centrano il record di punti ottenuti a metà torneo da quando militano in serie A. In crescendo il Bologna, cui apporta benefici l'approdo in panchina di Donadoni, mentre rimangono chiuse sul fondo le due neopromosse e il Verona, che chiude il girone d'andata senza neppure una vittoria in campionato. L'ultimo turno è caratterizzato da un rovescio in vetta: approfittando dei contemporanei crolli casalinghi di Fiorentina e Inter, il Napoli si assicura il platonico titolo di campione d'inverno con un 5-1 sul campo del Frosinone. In casa partenopea il primato di metà stagione mancava dal 1989-90, anno del secondo scudetto di Maradona. L'Inter viene raggiunta anche dalla Juventus.
    Durante la prima parte di stagione, l'Inter in vetta era stata incapace di imporre una fuga, mentre nella seconda metà del campionato si assiste a una presa di distanza crescente da parte di Napoli e Juventus: i bianconeri, dopo la vittoria sul Chievo (0-4), toccano quota 12 vittorie consecutive, mentre il Napoli risponde con il successo sull'Empoli (5-1). Fiorentina e Inter, dirette inseguitrici, frenano in classifica. Il Milan si segnala in positivo all'inizio del nuovo anno, collezionando nove risultati utili consecutivi (con cinque vittorie), tra cui le nette affermazioni contro la Fiorentina e nel derby di Milano, e il pareggio contro il Napoli in trasferta. I rossoneri rientrano così in corsa per il terzo posto che vale i preliminari di UEFA Champions League.
    In bassa classifica continua il momento positivo del Bologna, giunto a 9 punti dopo il 3-2 inflitto alla Sampdoria, e il momento no delle squadre di Genova, con sia il Grifone sia i Blucerchiati invischiati in piena zona retrocessione. In zona retrocessione continua a stentare il Verona, che trova la vittoria dopo 23 partite di campionato, e le due matricole Carpi e Frosinone. Alla sesta di ritorno si hanno due gare spartiacque, con gli scontri fra le prime quattro della classe, Juventus-Napoli e Fiorentina-Inter. Il primo incontro viene deciso da Zaza all'88': i bianconeri raggiungono quota 15 vittorie consecutive (record del club), scalzano il Napoli dal vertice, riacquistano il primato che mancava dalla stagione precedente e completano così la rimonta da -11 dalla vetta. Nel secondo incontro, invece, la Fiorentina si impone in extremis per 2-1, raggiungendo un 3º posto solitario e certificando la crisi dei nerazzurri, che si vedono superare dalla Roma e avvicinare dal Milan a -2.
    Alla 31ª giornata la corsa scudetto pare indirizzarsi definitivamente, con la Juventus che batte 1-0 allo Stadium l'Empoli grazie a Mandžukic, mentre il Napoli perde inaspettatamente a Udine 3-1, finendo a -6 dai piemontesi. Alle loro spalle, la Roma si aggiudica il derby con la Lazio (1-4) e consolida sempre di più il 3º posto, davanti a Inter, Fiorentina, Milan e Sassuolo, che si avvicina al sesto posto. A cinque turni dalla fine, la Juventus supera il Palermo (4-0) e il Napoli cade a Milano contro l'Inter (2-0), scendendo a -9 dalla vetta. Verso la fine del campionato, nasce una polemica tra Totti e l'allenatore della Roma Spalletti: il capitano si dimostra decisivo in due partite consecutive, prima segnando la rete del pareggio contro l'Atalanta (3-3) nei minuti finali e poi, rendendosi protagonista della vittoria conquistata in rimonta contro il Torino, segnando due reti dopo esser entrato all'86', trascinando la Roma verso il secondo posto.
    Nel 35º turno la Juventus conquista matematicamente lo scudetto, il suo 32º nonché quinto consecutivo, grazie alla vittoria esterna per 1-2 sulla Fiorentina e al contemporaneo successo della Roma sul Napoli (1-0): si tratta di un risultato di assoluto rilievo, «giornalisticamente e statisticamente incredibile, che ha smentito un secolo di statistiche» alla luce dell'avvio negativo dei bianconeri e della successiva rimonta-record suggellata da 24 vittorie in 25 partite – impreziosita dall'imbattibilità del portiere e capitano Buffon, il quale con 974' batte dopo ventidue anni il precedente primato di Rossi. L'Inter consolida il 4º posto dopo il 3-1 inflitto all'Udinese. Nello scontro salvezza, il Palermo supera per 0-2 il Frosinone, mentre la Sampdoria si allontana dalla zona retrocessione superando in rimonta la Lazio (2-1). Per il Verona, nonostante il successo contro il Milan (2-1), arriva la retrocessione aritmetica a causa della vittoria del Carpi ai danni dell'Empoli (1-0), che al contrario vede la salvezza, con un +3 sul Palermo a 3 giornate dalla fine. A due giornate dal termine, il Palermo ferma sullo 0-0 la Fiorentina e supera in classifica il Carpi, sconfitto in casa dalla Lazio (1-3), che scende alla terzultima posizione. In questa giornata si salvano matematicamente Udinese (1-1 a Bergamo) e Sampdoria (derby della Lanterna perso 0-3). La striscia di risultati utili consecutivi della Juventus si ferma dopo 26 partite (25 vittorie e 1 pareggio), sconfitta dal Verona retrocesso in B per 2-1: a segno anche Luca Toni su rigore, alla sua ultima partita prima del ritiro.
    All'ultima giornata il Napoli termina il campionato in seconda posizione, vincendo per 4-0 contro il Frosinone grazie a una tripletta di Higuaín – il quale supera così il record di Nordahl per numero di gol in una singola edizione della Serie A (36) –; il terzo posto è raggiunto dalla Roma: per la prima volta nella storia della Serie A, tre squadre chiudono il campionato con almeno 80 punti in classifica. I giallorossi precedono Inter, Fiorentina e Sassuolo: in particolare la provinciale neroverde, appena al terzo anno di Serie A, raggiunge matematicamente il sesto posto, suo miglior risultato della storia, dopo aver battuto i nerazzurri (3-1), staccando il Milan settimo di quattro lunghezze; inoltre, a seguito della vittoria juventina in Coppa Italia a danno dei rossoneri, i sassolesi raggiungono la loro prima qualificazione europea (terza squadra di una città non capoluogo di provincia a ottenere questo risultato, dopo il Cesena nel 1975-1976 e l'Empoli nel 2006-2007) accedendo al terzo turno preliminare di Europa League. Di contro, la squadra milanista fallisce per la terza volta consecutiva l'accesso alle coppe europee, situazione che non si verificava dalla prima metà degli anni 1980, nonostante gli ingenti investimenti sostenuti nella sessione estiva di calciomercato. Carpi, Frosinone e Verona retrocedono in Serie B.