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Serie A 1948-1949



Andamento del campionato

    Il campionato dell'esito più tragico iniziò il 19 settembre e vide andare in testa dopo le prime giornate la Lucchese; quella che i toscani intrapresero nei successivi due mesi fu una marcia inattesa, ma non poterono reggere al ritmo del Torino, che approfittò di un momento di appannamento delle rivali a inizio dicembre per passare in testa. Quella dei granata fu però una fuga più complicata di quelle degli anni precedenti, in virtù della vena delle due squadre genovesi e, soprattutto, dell'Inter, spinta dalle reti del bomber Nyers; anche sul fondo, del resto, la classifica appariva piuttosto corta e affollata. Il 6 gennaio, ultima d'andata, i granata si laurearono campioni d'inverno con due punti di vantaggio sul Genoa, che aveva sconfitto il Torino per 3-0 il 26 dicembre. Seguivano a tre punti Inter e Lucchese, mentre la Juventus era relegata a metà classifica per le difficoltà incontrate dall'allenatore nella preparazione dei giocatori, che complicarono anche l'ambientamento di Hansen.
    Il ritmo delle concorrenti, nel corso dei primi turni del girone di ritorno, fu blando, e il Torino, grazie a una serie di quattro vittorie consecutive, riuscì ad allungare il distacco, portandosi il 6 febbraio a +6 su Genoa, Inter e Sampdoria, per poi mantenere un vantaggio sui nerazzurri, rimasti principali contendenti, che oscillò tra i tre e i cinque punti. Con lo scontro diretto di Milano della 34ª giornata, il 30 aprile, in cui il Torino impose lo 0-0, i granata ebbero ormai praticamente ipotecato lo scudetto, forti dei 4 punti di distacco dai rivali.
    Proprio Inter-Torino restò però nella storia come l'ultima partita giocata in campionato dal Grande Torino, che il 3 maggio partecipò a una gara amichevole contro il Benfica a Lisbona e il giorno dopo, sulla via del ritorno, rimase vittima di una sciagura aerea. Nel disastroso schianto contro la Basilica di Superga rimasero vittima diciotto giocatori, lo staff granata, l'equipaggio presente sul volo e i giornalisti che avevano seguito la squadra in Portogallo. Il 6 maggio il Grande Torino venne proclamato Campione d'Italia per decisione della Federazione; le ultime quattro partite della squadra in campionato furono giocate dalla squadra «Ragazzi», contro avversarie composte anch'esse da elementi delle giovanili.
    A retrocedere in Serie B furono due tra le protagoniste delle precedenti stagioni, il Livorno e il Modena; quest'ultimo, dopo gli ottimi piazzamenti degli anni precedenti, intraprese la strada di un difficile passaggio al sistema, pagandone le pesanti conseguenze sul campo. Tutte le neopromosse, il Novara, il Palermo e il Padova, ritornate in Serie A rispettivamente dopo sette, dodici e quattordici anni di assenza, raggiunsero invece la salvezza.